Cos'è bella donna?

Belladonna (Atropa belladonna)

La Atropa belladonna, comunemente nota come belladonna o erba morella, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee, originaria dell'Europa, del Nord Africa e dell'Asia occidentale. È nota per la sua alta tossicità, dovuta alla presenza di alcaloidi tropanici come l' atropina e la scopolamina.

Aspetto:

  • Fusto: Eretto, ramificato, può raggiungere un'altezza di 1-2 metri.
  • Foglie: Ovali, appuntite, di colore verde scuro e disposte in modo alternato sul fusto.
  • Fiori: A forma di campana, penduli, di colore viola scuro o verdognolo. Fioriscono in estate.
  • Frutti: Bacche lucide, nere, simili a ciliegie quando mature. Sono particolarmente pericolose, specialmente per i bambini, a causa del loro aspetto invitante.

Tossicità:

Tutte le parti della pianta sono velenose, ma la concentrazione di alcaloidi varia a seconda della parte della pianta, della stagione e delle condizioni di crescita. L'ingestione, anche in piccole quantità, può causare una serie di sintomi, tra cui:

  • Secchezza della bocca e della gola
  • Dilatazione delle pupille (midriasi)
  • Visione offuscata
  • Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia)
  • Difficoltà a urinare
  • Confusione, delirio, allucinazioni
  • Convulsioni
  • Coma
  • Morte per paralisi respiratoria

Usi medici (storici e attuali):

Nonostante la sua tossicità, la belladonna è stata utilizzata in medicina fin dall'antichità. L' atropina, estratta dalla pianta, ha proprietà anticolinergiche ed è stata utilizzata per:

  • Dilatare le pupille per esami oftalmologici
  • Trattare spasmi muscolari
  • Ridurre le secrezioni
  • Come antidoto per alcuni tipi di avvelenamento da pesticidi organofosforici o gas nervini.
  • Nel trattamento del morbo di Parkinson (in passato, ora esistono farmaci più sicuri).

Precauzioni:

A causa della sua elevata tossicità, la belladonna deve essere maneggiata con estrema cautela. La coltivazione domestica è sconsigliata, specialmente in presenza di bambini o animali domestici. In caso di sospetta ingestione, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un medico o a un centro antiveleni.